Il giorno declina in una fuliggine di nubi e comincio a risentire dell'essere ubriaca. Se potessi getterei questo inutile involucro di carne in un bidone dell'indifferenziata abbastanza grosso da contenermi. Ci sono cose che dovevo pensare prima di dire. Dovevo pensare che una volta non era così tremendo essere normali, almeno per quel che riguarda il corpo, e invece adesso sembra un'impresa ardua perdere più di dieci kg. Che sapevo benissimo che niente sarebbe più tornato come prima; eppure sorridevo ed ero energica. Si può immaginare un'imbecille peggiore? Più miserabile?
Sono passati più di dieci anni. Continuo a bere come una spugna. Da quando mia madre è andata via dalle mie giornate, siamo andati solo a peggiorare. Niente può portarmi dall'altra parte. C'è sempre un pensiero stupido che mi tira su d'umore.
Spero che tutti ne abbiano uno. Non sopporterei di vedere tutte quelle persone disperate lanciarsi dai grattacieli. E i grattacieli dei suicidi sono una mia fantasia infantile - ma non ci sono nemmeno mai salita, su un grattacielo, e di sicuro se ci salissi non avrei il coraggio di lanciarmi dabbasso.
Ci sono metodi più cortesi.
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