Com'è difficile restare in piedi quando tutto dentro va a pezzi. Così trascuro tutto quello che non è correlato alla mia sopravvivenza fisica. E penso al mio ultimo pasto. Alla mia ultima sigaretta. All'ultima ubriacatura. All'ultima vista - vorrei al tramonto. Sbarrerò le porte. Morirò nel mio letto. Dormirò nel mio letto. Nessuno sarà presente. Io non voglio darmi la pena di sedermi sull'argine del fiume. Da quel fiume nero e torbido non passa un fiato di vento. La terra è fangosa. Piuttosto un garage. Sotto i ponti. O qui sbarrando tutto.
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